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04/11/2020 - Categoria: Novità
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La Webserie come strumento principe di awareness e reputation nel lancio di un brand. L’esempio di Mastri Birrai Umbri.

I video sono riconosciuti come lo strumento più potente per la visibilità del brand, e da qualche anno non solo per i grandi brand consumer. 

Oggi la possibilità di usare il digitale per la distribuzione di clip video su canali di broadcasting come YouTube, Facebook e Instagram offre l’opportunità di un pubblico immenso, ma soprattutto quella mai avuta prima di raggiungere con i video audience di nicchia, con campagne ottimizzate per geografia, sociodemografica, interessi, target aziendale e figura professionale. Ad un prezzo finalmente alla portata di tutti.

Nomesia si è affermata come agenzia di riferimento nell’utilizzare i video all’interno di percorsi di performance marketing finalizzati alla vendita online o alla lead generation. La brand awareness è infatti un elemento di spinta estremamente importante nella crescita del traffico e della opportunità di monetizzarlo.

L'agenzia si è specializzata nella realizzazione di webserie e iniziative video. Le webserie sono state realizzate a decine (Poste Italiane, Caffè Mauro, Farchioni Olii solo per citarne alcune) e basano la loro forza sulla ricorrenza, sul ritornello, sull’empatia e sull’ironia che imprimono il brand in maniera straordinariamente efficace. Già nel 2018 Nomesia fu premiata da Blogmeter con la menzione speciale per i video più visti su YouTube, vinta con la webserie “Piccoli momenti di piacere” realizzata per Caffè Mauro.

La potenza della webserie sta nel suo formato e nella tecnica di ottimizzazione delle clip per avere campagne di diffusione estremamente efficaci ed economiche. Una clip ottimizzata permette per ogni 1.000 euro di investimento di ottenere 20.000 visualizzazioni del video e 100.000 impressions del brand sull’audience target.

I risultati delle azioni di video awareness sono misurabili

Avrete spesso sentito dire che gli investimenti di marketing in awareness non sono misurabili, bisogna farli e avere fiducia in un loro futuro ritorno. Questo non vero. Il ritorno di una campagna di awareness può essere misurato già dopo qualche settimana valutando l’aumento del traffico brand ovvero quante persone hanno cercato sui motori di ricerca il brand che è stato promosso. Su brand affermati è naturalmente più difficile separare la componente attribuibile alla campagna video dal volume complessivo delle ricerche di chi già il brand lo conosceva, ma è comunque possibile farlo.

Per darvene una evidenza chiara, vi riporto l’esempio del brand "Io Ristrutturo e Arredo", che è stato creato un anno fa e che non esisteva prima. Nomesia ha l’incarico della strutturazione e della crescita digitale dell’intera iniziativa, nata dal consorzio di più di cento store di arredamento di alta gamma, finalizzata ad una visibilità digitale e ad una lead generation che singolarmente non sarebbero stati in grado di ottenere.

Nel grafico di seguito vedete la crescita del volume delle ricerche di un brand prima inesistente, spinta appunto dalla potenza della web serie. Migliaia di utenti che digitano per esteso e correttamente “io ristrutturo e arredo” significano centinaia di migliaia di persone in target che prima non conoscevano il brand e ora lo conoscono e se ne ricordano.

L’aspetto tecnico finalizzato al performance marketing è importante, ma lo è anche la creatività

Mi fa piacere qui portare come esempio le clip che stiamo realizzando per Mastri Birrai Umbri del Gruppo Farchioni, che mi divertono particolarmente con la loro allegra follia, figlia della vivace creatività di Marco Farchioni. La creatività sposa il brand e ne esprime in un guizzo di emozione i valori e l’impronta.

Ecco quindi che il brand "Monkey" prende vita e entrano in scena ad uno ad uno i personaggi di una narrazione Monkey Style che traccia un profilo originale, anticonformista, che crea curiosità e aspettativa, ammirazione ed interesse. Una creatività che offre, al tempo stesso, contenuti in piena linea con il mood del marchio e racchiusi nell’hashtag #agribeerevolution.

Tali contenuti (la filiera corta, la naturalità, la sostenibilità, l’ettaro zero, la genuinità delle materie prime) vengono veicolati in modo totalmente imprevedibile, usando non una iconografia locale (classicamente di marca medievale, naturalistica o agricola) ma una delle maggiori icone globali esistenti, ossia quella della SCIMMIA. Con tutto il portato immaginifico e di riferimenti che essa porta con sé (curiosità, irriverenza, irrequietezza, furbizia, giocosità).

 

Alla birra Monkey Senator Cappelli, seguiranno così le Monkey Harvest sognatrice, Azzurra tifosa, California West Coast IPA godereccia, Qeen Berry regina, Umbriaca epicurea, Sor Pompeo tradizionale, Forzuta potente e Gorilla corposa. Stay tuned!

Le iniziative video sono spesso molto divertenti e coinvolgenti. Partono dalla progettazione di un meccanismo di ingaggio più complesso della sola visualizzazione del contenuto video.

Posso citare come esempio l’iniziativa che Nomesia creò per il lancio del primo film di Pif. Insieme a Pif progettammo una iniziativa di coinvolgimento degli utenti internet nella creazione e nella diffusione di propri contenuti video (user generated content) raccolti sotto l’hastag #aiutapif.

Il successo dell’iniziativa portò a centinaia di video #aiutapif e ad un volume complessivo di visualizzazioni che superò la campagna ufficiale del trailer del film.

Se hai in mente di spingere il tuo brand, hai dunque scoperto che dar sfogo alla creatività attraverso i video può essere anche un ottimo investimento.


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