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19/02/2018 - Categoria: Consigli
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Guida rapida: come scrivere contenuti che piacciano sia agli utenti che al “ragno” di Google

Quando pubblichiamo contenuti online il nostro obiettivo è semplice: essere letti da più persone possibile. Il nostro contenuto, però, viene prima letto da qualcun altro, o meglio da qualcos’altro. Stiamo parlando dei “ragni” dei motori di ricerca.

Il ragno più famoso è quello di Google, un solerte animaletto che, dal suo primo giorno di attività (era il lontano 1998) ha passato al setaccio e accumulato nel suo indice di ricerca centinaia di miliardi di pagine web. I ragni sono sistemi informatici automatici che, sulla base di complessi algoritmi, scansionano tutto quello che viene pubblicato in rete, lo classificano e lo ripropongono in forma di risposte alle nostre richieste sui motori di ricerca. Ogni contenuto presente sul web può essere letto da molti, pochi o nessun utente, ma verrà sicuramente letto dai ragni di Google, Bing e degli altri motori di ricerca.

Il comportamento di utenti e ragni è simile: entrambi entrano in una pagina web, si guardano intorno, valutano quello che si trovano davanti e se ne escono ognuno con una propria specifica “esperienza”.

Siamo abituati a prestare grande attenzione all’esperienza utente: un potenziale cliente/utente non soddisfatto non convertirà agli obiettivi che ci stanno a cuore e tantomeno sarà invogliato a tornare sul nostro sito. Ma non dobbiamo dimenticarci dell’esperienza ragno. E dire che il ragno mica è più di bocca buona… anzi! Se, dopo avere digerito il contenuto, se ne torna a casa un po’ confuso, se non addirittura disgustato, sono guai, perché vuol dire che i motori di ricerca ci daranno un posizionamento basso, oppure errato. Se vogliamo apparire in alto nelle ricerche per le parole chiave che ci interessano è necessario che gli spider dei vari motori di ricerca (in primis Google) se ne tornino a casa con una buona impressione.

L’esperienza ragno è il mondo dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, un mondo complesso, ma nel quale ci si può orizzontare.

Ecco 10 consigli utili che possono aiutarci nella stesura di un contenuto appetibile per utenti e ragni:

    1. Scegliete accuratamente argomenti e parole chiave: investite tempo ed energie nell’elaborazione di una Content Strategy che vi aiuti ad avere maggiori opportunità di visibilità e business.
    2. Utilizzate una singola parola chiave guida: trovate quella parola che rappresenti al meglio l’argomento del vostro articolo e non allontanatevi troppo da essa; andare fuori tema potrebbe creare confusione nei ragni e farvi perdere posizioni importanti.
    3. Scrivete spesso la parola chiave, ma non esagerate: un tempo era frequente trovare un articolo pieno della stessa parola chiave, ripetuta all’ossessione nel tentativo di forzare i ragni a considerarci importanti su quell’argomento; questa tecnica ormai obsoleta è stata bollata da Google come spam e penalizzata sul piano SEO. Meglio ripetere le parole chiave un numero sensato di volte, a seconda della lunghezza del pezzo.
    4. Utilizzate i sinonimi senza pensarci troppo: quando state realizzando un articolo utilizzate variazioni, sinonimi e parole affini alla vostra keyword guida. Google capirà autonomamente il peso e il significato di ognuna e valuterà positivamente un testo ricco nel momento in cui andrà a posizionarlo.
    5. Occhio alla lunghezza dell’articolo: spesso si pensa che chi naviga in rete sia sempre alla ricerca di contenuti brevi, sintetici e di fruizione immediata. In realtà Google vuole dare visibilità a quei contenuti che danno informazioni dettagliate e approfondite, quindi più l’articolo sarà esaustivo, più i ragni apprezzeranno (senza per questo creare pagine e pagine di testi inutili, pratica invece controproducente).
    6. Il know-how che fa la differenza: se aprite un blog tematico dovrete intenderti del settore in questione: non improvvisatevi esperti se non avete le competenze. Più andrete nel dettaglio con suggerimenti utili, più sarete giudicati da Google come una fonte autorevole. Riportate dati e citate esperti di settore, darà un tono più autentico al pezzo.
    7. Parole in grassetto e paragrafi per aiutare la lettura: un articolo lungo ben approfondito piace a Google, ma è in grado di farsi leggere anche dagli utenti più distratti e frettolosi? Tre accorgimenti per coinvolgere il lettore: evidenziare in grassetto i concetti fondamentali, dividere l’articolo in paragrafi e utilizzare elenchi puntati/numerati per facilitare la lettura.
    8. L’originalità prima di tutto: non copiate testi già presenti in rete! Questa pratica mina alla base la vostra credibilità e mette in allarme i ragni, con conseguenze nefaste in termini di posizionamento.
    9. I link ipertestuali: inserite nell’articolo collegamenti esterni, a ricerche di settore, infografiche oppure a pezzi del vostro stesso blog o digital magazine e che possono aiutare l’utente a comprendere meglio l’argomento trattato. Se i link hanno alla base una fonte prestigiosa vi daranno uno slancio positivo in termini di ranking.
    10. Utilizzate i titoli HTML: oggi la stragrande maggioranza di siti e blog utilizza sistemi di gestione contenuti (CMS) come Wordpress, Drupal o Joomla, piattaforme ricche di opzioni che permettono di formattare a piacimento il testo con pochi clic. Una di queste opzioni è la titolazione HTML che assegna importanza diversa ai titoli attraverso l’utilizzo di codici, detti tag; così i titoli principali saranno H1 mentre quelli successivi, a scalare in ordine di importanza, saranno H2, H3 e così via.

La passione, prima della tecnica

Se avete deciso di aprire un blog o un digital magazine aziendale, lo avete fatto per dire la vostra su un tema specifico, raccontare un’esperienza oppure parlare di certi prodotti. La passione per un argomento è tutto, non si può costruire un articolo solo pensando a Google e ai risultati SEO, serve quella voglia di raccontare e raccontarsi. Pensate in primis al vostro target: cosa stanno cercando gli utenti? E cosa vogliono leggere? Il resto verrà di conseguenza, e anche il ragno di Google se ne accorgerà.

Immagine di copertina: wallpapercave.com


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