;
17/11/2021 - Categoria: Consigli
Condividi:

Guida alle campagne lead generation Linkedin e alla Linkedin Ads

Oggi per le aziende integrare LinkedIn nelle proprie campagne di lead generation è divenuto fondamentale, soprattutto per quelle che operano nel settore B2B.

LinkedIn è infatti la piattaforma di networking professionale più grande al mondo, con oltre 13 milioni di compagnie a contendersi l’attenzione di più di mezzo miliardo di utenti, tra cui, soprattutto, i buyer aziendali.

 

Campagne lead generation LinkedIn: come iniziare

Il punto di partenza per qualsiasi obiettivo si voglia raggiungere con una campagna lead generation su Linkedin è la creazione della pagina aziendale e l’utilizzo della stessa attraverso la pubblicazione di post.

Una volta creata la pagina il processo di ottimizzazione è aiutato dalla piattaforma attraverso la visualizzazione di una barra di caricamento, che si riempirà man mano che si inseriscono le informazioni relative alla pagina e alla azienda.

Secondo LinkedIn una pagina che ha completato la barra di ottimizzazione può ottenere fino al 30% in più di visitatori.

Le indicazioni fornite da Linkedin non bastano però ad ottimizzare al meglio la pagina e i suoi contenuti. Per migliorare in questa direzione è utile esaminare gli analytics.

 

Linkedin permette la visione di 3 tipologie di dati relativi alla pagina:

  • Dati su visitatori (per esempio, area di lavoro)
  • Dati sui Post (metriche relative all’engagement dei contenuti)
  • Dati sui Follower (numero, dati demografici, ecc.)

 

Gestione di una campagna LinkedIn: consigli utili

Il successo o meno della gestione di una campagna Linkedin è stabilito però in gran parte dai contenuti che vengono pubblicati.

C’è da chiarire che LinkedIn è un canale con delle peculiarità uniche, che differiscono dagli altri canali social, e che devono essere rispettate e sfruttate al meglio se si vogliono raggiungere gli obiettivi di marketing che si sono prefissati.

L’errore che spesso commettono le aziende meno esperte è infatti quello di pubblicare gli stessi contenuti su tutti i canali social, presidiandoli così tutti nello stesso modo. Un altro errore frequente è quello di parlare solamente dei propri prodotti, avendo come unico obiettivo quello di vendere, e questi sono sicuramente alcuni motivi che portano direttamente verso l’insuccesso della pagina.

Un buon piano editoriale invece deve porsi come obiettivo principe quello di produrre valore per i propri follower e per chi sta leggendo in generale, in modo tale da interessare l'audience, aumentare il coinvolgimento, e in ultima istanza creare una community intorno al brand.

Per tale ragione è utile arricchire i propri contenuti con informazioni che possano interessare al target di riferimento come ad esempio news del settore, articoli di blog, iniziative interessanti, variando anche il format, cioè utilizzando immagini, caroselli e video.

 

Trend topic su Linkedin: Linkedin content suggestion

Uno strumento molto utile di LinkedIn che ci viene in aiuto in questo senso è il “Content Suggestions”, una funzione nativa della piattaforma che indica i trend topic del settore di riferimento. 

Altro fattore chiave per il successo della pagina è la continuità nella pubblicazione

Tenere continuamente aggiornata la pagina è infatti fondamentale per aumentare la visibilità, ottenere più followers e convogliare ancora più traffico verso il sito web. 

Mentre per la maggior parte dei social network il funzionamento dell’algoritmo che determina la pubblicazione e la posizione nel feed rimane segreto, LinkedIn ha reso note molte informazioni al riguardo. Qui di seguito un rapido esempio di quello che sappiamo:

  • Un bot valuta la qualità del contenuto - se il contenuto sia da ritenere spam, di scarsa qualità, o chiaro. 
  • L’algoritmo misura la rilevanza per l’audience attraverso l’analisi dell’engagement iniziale misurando il numero di like, dei commenti e delle condivisioni. 
  • L’algoritmo verifica nuovamente se si possa trattare di spam, in base anche alla credibilità della pagina.
  • Gli Editor di LinkedIn controllano il contenuto e determinano se debba essere visualizzato ancora (ed eventualmente meriti di ricevere ulteriore visibilità). 

 

Come crescere velocemente su Linkedin?

Un “trucchetto” che è possibile utilizzare per far crescere la propria presenza fin da subito è quello di coinvolgere i dipendenti dell’azienda, invitandoli a seguire la pagina e a condividere i post pubblicati.

I dipendenti sono i migliori testimonial dell'azienda, perchè le persone tendono a fidarsi maggiormente di altre persone, specialmente se le conoscono.

Questo meccanismo è particolarmente efficace su Linkedin, dove - in ambito professionale - i contenuti vengono condivisi con le proprie connessioni. 

Considerando inoltre che il 76% dei Buyer afferma di lavorare con raccomandazioni provenienti dal proprio network professionale, allora diventa ben chiaro quanto possa essere utile cercare la condivisione dei propri contenuti.

Non a caso sono nate piattaforme che favoriscono questo meccanismo, come PostStore, di proprietà di Nomesia.

 

Linkedin Ads: come funziona

L’advertising su Linkedin offre possibilità uniche date dall’alta capacità di targetizzazione dell'audience, che è oggi tra le più avanzate presente sul mercato (superiore sia a Facebook che a Google) e che di conseguenza permette di indirizzare le proprie campagne in modo specifico a target molto qualificati.

Ciò è dovuto al fatto che le persone che utilizzano LinkedIn mantengono il proprio profilo aggiornato. Ogni volta che avviene un cambiamento nella vita lavorativa o quando concludono una nuova esperienza legata alla loro carriera si provvede ad aggiornare il profilo, cosa che non avviene in maniera così precisa e puntuale nelle altre piattaforme.

 

LinkedIn Ads: esempi e tipologie di campagne

Entrando più nel dettaglio è possibile osservare Linkedin Ads attraverso gli esempi e le tipologie di campagne che è possibile realizzare:

  • Sponsored Content – ideale per obiettivi quali la brand awareness o il traffico sul proprio sito web.
  • Sponsored InMail - forma di comunicazione one to one che permette di inviare messaggi al pubblico target definito. Questa tipologia di campagna è anche personalizzabile tramite Conversation Ads, messaggi personalizzati con pulsanti Call to Action come “visita il sito web”, “iscriviti al webinar” e via dicendo.
  • Lead generation form - un form all’interno di LinkedIn che l'utente può compilare senza che sia necessario atterrare su una landing page esterna.
  • Annunci di testo (Text Ads) - sono i meno utilizzati in quanto non vengono mostrati sull’app e sulla versione mobile del sito (la quale da sola costituisce il 60% del traffico), ma sono visualizzati solo sulla fascia laterale di LinkedIn da desktop. Hanno come vantaggio il basso costo ma sono anche caratterizzati da un CTR molto basso (in media un buon risultato si ha con un CTR pari allo 0,03%).

Per quanto riguarda invece gli obiettivi di campagna possiamo trovare le seguenti tipologie: 

  • Brand awareness – utile per costruire il proprio posizionamento all’interno della piattaforma e sul mercato.
  • Visite al sito – serve a portare traffico sul sito aziendale o su landing page specifiche.
  • Engagement – genera interazione sui contenuti o aumenta i followers della pagina aziendale.
  • Visualizzazioni video - l’obiettivo è di far vedere a più persone possibili il video che si sta promuovendo.
  • Lead generation – permette di creare lead su LinkedIn utilizzando i form nativi della piattaforma.
  • Conversione - l’obiettivo in questo caso può essere impostato tramite pixel nella pagina di destinazione. Tra gli obiettivi più comuni abbiamo la vendita del prodotto, il download di un elemento o la lead generation.
  • Job Applicants - l’obiettivo è promuovere le posizioni aperte/opportunità lavorative dell’azienda.

Un'altra opzione di targeting interessante fornita da Linkedin è l’Audience Network, che consente di mostrare gli annunci agli utenti di Linkedin mentre navigano su altri siti web.

Secondo una ricerca effettuata da Linkedin, gli advertiser che usano il LinkedIn Audience Network hanno un incremento compreso tra il 3 e il 13% a livello di reach e del 5-30% a livello di impressions.

 

Linkedin Ads: costi e considerazioni finali

Non è però tutto rose e fiori. 

LinkedIn ha infatti ancora parecchi passi in avanti da dover fare per rendere la piattaforma più user friendly e più efficace dal punto di vista dell’advertiser. 

Alcuni elementi migliorabili sono infatti:

  • La pianificazione degli annunci,
  • La targetizzazione in base al dispositivo
  • Il monitoraggio di alcuni dati tecnici delle campagne (come l’indice di qualità dell’annuncio) 

Attualmente dal punto di vista economico è sicuramente "meno costoso" pubblicare campagne su Facebook rispetto a LinkedIn, e considerando anche che Facebook ha una base di utenti molto più ampia - circa 2,2 miliardi di utenti attivi contro i 550 milioni di LinkedIn - molte aziende decidono ancora oggi di investire maggiormente su Facebook.

Tuttavia è bene ricordare che una corretta impostazione di una strategia di marketing LinkedIn può sicuramente portare ad un ROAS tra i più interessanti del panorama social: rivolgetevi ai nostri esperti per qualche dritta su una campagna di marketing efficace!

 


Vuoi migliorare la strategia digitale del tuo brand?

Contattaci